Surroga o rinegoziazione del mutuo: cosa conviene di più?

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Quando si parla di mutuo e di cambiamento del finanziamento in corso, spesso e volentieri si ha il concetto che rinegoziazione e surroga siano sinonimi. In realtà si tratta di due operazioni differenti che necessitano di essere analizzate e comprese con grande attenzione. Ecco quello che bisogna conoscere dei due termini e quando un’operazione è più conveniente dell’altra.

La rinegoziazione del mutuo

La rinegoziazione del mutuo è un’operazione che avviene con la stessa banca con cui è stata avviata la pratica per l’apertura del mutuo.
In questa circostanza l’operazione nasce con l’obiettivo di offrire al cliente il cambio dal tasso fisso a quello variabile, o viceversa, così come l’occasione di incrementare o ridurre il numero dei pagamenti residui. Così sarà possibile variare l’importo che mensilmente occorre sostenere per restituire la somma di denaro richiesta.
Per svolgere questa procedura è necessario inviare alla propria banca una lettera tramite raccomandata con ricevuta di ritorno nella quale viene specificata la tipologia di cambiamento che si intende apportare al mutuo.
Qualora la banca accetti la proposta del richiedente, viene fissato un appuntamento nel quale si cerca un accordo per trasformare quel finanziamento e renderlo maggiormente congruo alle esigenze del richiedente stesso.
Spesso è la banca stessa che propone la rinegoziazione per evitare che il cliente opti per la surroga del mutuo.

surroga o rinegoziazione

La surroga del mutuo

Con questa procedura, invece, si intende un’operazione che prevede il cambio non soltanto di alcune condizioni del mutuo ma anche dell’istituto di credito che ha offerto quel prestito al richiedente.
Questa procedura, molto spesso, viene effettuata nel momento in cui un ente bancario propone delle condizioni molto più vantaggiose rispetto quelle che caratterizzano il mutuo acceso con la prima banca.
In tale circostanza il richiedente sposta il suo debito nella nuova banca. Importante sapere che non può richiedere una somma di denaro superiore al capitale residuo, perciò non vengono aggiunte liquidità che possono essere spese dal richiedente.
La banca surrogata, prima di accettare la domanda, svolge una serie di verifiche e controlli sullo storico del richiedente e sulla sua condizione economica. Proprio come se si stesse accendendo per la prima volta un mutuo.
Solamente quando i controlli volgono a termine e accertata la solidità economica del richiedente, la banca surrogata accetta di prendersi in carico il debito, estinguendo quello con la precedente banca e proponendo un piano di restituzione.
In questo caso è necessaria la presenza di un notaio e le spese che si sostengono sono pari a 35 euro, ovvero la tassa ipotecaria.

surroga o rinegoziazione Lecce e provincia

Quale delle due soluzioni conviene di più

Entrambe possono essere definite come piuttosto vantaggiose. A giocare un ruolo fondamentale è la propria situazione economica e le condizioni del nuovo mutuo.
Per esempio se la banca con cui hai acceso il debito propone una rinegoziazione i cui parametri sono identici a quelli proposti da un altro ente, per evitare la spesa e le varie procedure burocratiche che caratterizzano la surroga conviene optare per la prima delle due operazioni.
Se invece un altro ente offre un tasso d’interesse molto basso e la possibilità di incrementare notevolmente il numero delle rate, abbassandone l’importo, la scelta migliore consiste nell’optare per la surroga.
Pertanto è bene analizzare l’intera situazione e il capitale residuo che deve essere restituito prima di scegliere una delle due operazioni, traendo vantaggio dalla decisione effettuata. Un valido aiuto per una decisione consapevole e davvero conveniente può arrivare dalla consulenza con un esperto del credito MutuiLecce che, conoscendo perfettamente le policy di oltre 20 banche partner, può procedere ad un’analisi personalizzata della situazione e suggerire la soluzione più adatta a te.